Quinto incontro: “La genesi”

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Nuovo programma di catechismo: diario di bordo di un’apprendista catechista – Parrocchie 3.1 (parrocchie31.it)

La genesi è uno degli argomenti più delicati da trattare con i bambini/ragazzi e sarebbe una cosa buona cercare di farlo nel miglior modo possibile e nel tentare di non far percepire le cose di Dio come cose lontane da ciò che studiano a scuola.

Giovanni Paolo II nella LETTERA ENCICLICA FIDES ET RATIO afferma: “La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità.È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso (cfr Es 33, 18; Sal 27 [26], 8-9; 63 [62], 2-3; Gv 14, 8; 1 Gv 3, 2)”. La Chiesa ha anche proclamato un santo patrono degli scienziati: San Alberto Magno che si festeggia il 15 novembre.

Per la religione è così, ma ciò che studiamo a scienza e storia dicono altro…”. E subito dopo arriva la classica affermazione “Tutto è iniziato con il Big Bang (il grande scoppio) Quante volte abbiamo ascoltato queste affermazioni? Quasi a sottolineare una netta contrapposizione tra fede e scienza. (La foto è presa da un libro di scienze della classe terza scuola primaria).

Da come si EVINCE  da questa pagina di libro, gli scienziati e gli astronomi  per spiegare l’origine della Terra e del nostro sistema solare hanno formulato diverse ipotesi.

L’ipotesi più condivisa è quella del Big Bang: una grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione.

Il primo astronomo a teorizzare il Big Bang è stato proprio un sacerdote gesuita: Georges Edoard Lemaitre, Belgio, 1894-1966 (nella foto con Albert Einstein)

Molto probabilmente questo sacerdote nella scienza cercava delle risposte concrete alla sua fede.

Oggi più che mai la trasmissione della fede ai bambini deve avere il sapore di annuncio gioioso che si incarna nel loro vivere quotidiano partendo proprio dalle loro esperienze e in maniera forte, semplice e veritiera, senza annacquamenti che possono banalizzare il tutto, e spronare i bambini a leggere e a meditare la Parola di Dio, Parola viva capace di parlare al cuore di tutti.

Noi non sappiamo come è stata creata la Terra. La bibbia se la si legge in maniera letterale sembra che dica una cosa diversa. Ma in realtà neanche l’autore sacro (nel senso di autore ispirato diverso dal concetto di semplice stenotipista) è stato un testimone oculare e sono cose che anch’egli ha poi trascritto in base a dei racconti orali, delle supposizioni, secondo il linguaggio della sua epoca che è lontano da quello della creazione e ancora più lontano dal nostro tempo e secondo degli elementi soggettivi.

La scienza moderna si prefigge di spiegare il “come” e/o il quando di ogni cosa ma non riesce a dirci il perché. Il messaggio principale dell’origine del mondo per il credente non è il come e il quando è avvenuto ma che dietro c’è una volontà d’amore, Dio: come quello di un uomo e una donna che decidono di generare un figlio.

Nel 2015 un’astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, ha trascorso alcuni mesi sulla stazione orbitante Internazionale. L’ immagine in basso tratta dal video https://youtu.be/VcI9tTUDFTQ mostra sul fondo delle immagini sacre di Gesù, la Madonna e di santi portati da scienziati e astronauti russi, americani e di altre nazionalità quasi a mostrare il bisogno di avere delle risposte scientifiche alle loro domande di fede.

Proposte di attività sulla Genesi

  1. Si potrebbe proporre, come compito da fare a casa, di raccontare l’ora del catechismo proprio per far sperimentare la differenza con cui ciascuno può raccontare uno stesso fatto.
  2. Portare delle bibbie (possibilmente tutte uguali in modo che si evita la confusione del “ Ma a me è scritto diverso..”) e far leggere a tutti i bambini facendoli alternare nella lettura del racconto della Genesi. L’eccellente e straordinaria capacità narrativa della Parola di Dio e lo stesso linguaggio mitico della Genesi e il fatto di dover leggere a rotazione una frase ciascuno, spingerà i bambini a stare molto attenti e incuriositi.
  3. Dopo la lettura della Parola, si potrebbe mostrare un video che aiuti anche con gli occhi a interiorizzare quanto letto. Uno dei tanti video che si potrebbe proporre è https://youtu.be/xsZdQePY8CU. Dura solo 6 minuti e 18 secondi ma davvero molto efficace.
  4. Se si ha il tempo e pazienza si potrebbe proporre di rappresentare la genesi su un foglio con dei colori a tempera usando le dita come pennelli.

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