Oggi santi Pietro e Paolo: due colonne della Chiesa

Il 29 giugno Santa Madre Chiesa celebra due grandi colonne portanti della fede cattolica: i santi Pietro e Paolo. Auguri a tutti coloro che portano questo nome.

A Pietro, un pescatore di Galilea, Gesù dice: “Tu sei Pietro e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. E’ questa una parola che ha sempre riecheggiato nella mia mente ogni volta che incontravo persone che professavano un’altra fede e riuscivano a instillare dentro di me dei dubbi sulle fondamenta stessa del mio credo cattolico o quando mi si ponevano innanzi gli errori degli uomini di chiesa. E poi insieme a questa Parola mi appariva l’immagine della Chiesa di San Pietro a Roma. Di sicuro non posso affermare che ciò che dice la Chiesa Cattolica è una verità assoluta, solo Dio sa. Ma una cosa so che è questa la fede giusta per me e più passa il tempo, più me ne innamoro e più mi rendo conto di saper ben poco sulle fondamenta del mio credere. Più apprendo e più ho sete di sapere e di conoscere e approfondire la Parola, le storie dei Santi, e tutti i pilastri su cui si fonda tanta bellezza. Quando parlo della Chiesa amo chiamarla con gli appellativi Santa e Madre perché la identificano perfettamente e l’obbedienza ad essa nelle figure del papa, dei vescovi e dei parroci è una al contempo una chiamata come quella dei figli verso i genitori. La non obbedienza ci potrebbe porre in una posizione del rischio di una religione creata a nostro uso e consumo. Nella storia chi si è staccato dal cattolicesimo e ha fondato altre religioni spesso si è poi divisa ulteriormente. Invece Santa Madre Chiesa, nonostante tutti i suoi errori è sempre là. Di sicuro ci sono stati e ci sono gli uomini che sbagliano ma la Chiesa resta tutta bella, Santa e Madre. Non a caso le persone che credono e vivono veramente la loro vita alla luce della fede, lasciandosi anche scavare dai dubbi del tempo, sono delle “persone di spessore” che riescono a trasmettere anche a coloro che incontrano sulla loro strada qualcosa di veramente bello.

San Paolo scrive: ‘Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei’ (Ef 5,25), cioè, spiega l’Apostolo, Gesù ama la Chiesa come sua sposa. Per il Signore noi non siamo un gruppo di credenti o un’organizzazione religiosa, siamo la sua sposa. Egli guarda con tenerezza la sua Chiesa, la ama con fedeltà assoluta, nonostante i nostri errori e tradimenti. Come quel giorno a Pietro, oggi dice a tutti noi: “mia Chiesa, voi siete mia Chiesa”. (papa Francesco)

A differenza di San Pietro, San Paolo non era un contemporaneo di Gesù, eppure i suoi scritti sono straordinari. Ci sono delle verità non solo di fede ma soprattutto umane che fanno venire i brividi, senza tempo e in cui l’uomo può trarre indicazioni sulla strada da tracciare. Nonostante sono dei contenuti che risalgono a tanti secoli fa hanno una eccezionale capacità di incarnarsi e attualizzarsi nella vita concreta di ciascuno di noi.

Tutto il Popolo di Dio è debitore verso di loro per il dono della fede. Pietro è stato il primo a confessare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Paolo ha diffuso questo annuncio nel mondo greco-romano. E la Provvidenza ha voluto che tutti e due giungessero qui a Roma e qui versassero il sangue per la fede. Per questo la Chiesa di Roma è diventata, subito, spontaneamente, il punto di riferimento per tutte le Chiese sparse nel mondo. Non per il potere dell’Impero, ma per la forza del martirio, della testimonianza resa a Cristo! In fondo, è sempre e soltanto l’amore di Cristo che genera la fede e che manda avanti la Chiesa. – papa Francesco

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