“Non sia turbato il tuo cuore”

(Commento al Vangelo di don Nicola Florio)

Le prime parole del Vangelo di questa V domenica di Pasqua sono: “Non sia turbato il vostro cuore”. Gesù è un attento conoscitore di ciò che c’è nel cuore di ognuno di noi. E sa che certamente nel cuore di ogni uomo c’è qualche motivo di turbamento. Da cosa nasce il turbamento? Diversi possono essere i motivi; tuttavia tutto è riconducibile ad una certa instabilità e fragilità appartenenti al nostro umano.

Proprio per questo Gesù subito dopo aggiunge: “Vado a prepararvi un posto”. Gesù non sta parlando di un luogo fisico ma di una relazione stabile che Lui vuole intessere con noi, dove ci sentiremo veramente al sicuro. Crescendo nel rapporto con Gesù la mia vita trova stabilità. Lui è la roccia su cui poter fondare la propria vita e il proprio futuro.

Prosegue dicendo: “Io sono la vita, la verità e la vita”.

Io sono la VIA: Gesù non dice che ci indica la via; Lui stesso si presenta a noi come la via. Nei primi tempi del cristianesimo i discepoli di Gesù erano chiamati “quelli della via”. Siamo chiamati a fidarci di Lui; Lui ci precede sempre nel cammino della vita; affidandoci a Lui i nostri passi non vacilleranno.

Io sono la VERITÀ: la verità di Dio e dell’uomo. Gesù è l’incarnazione di Colui che è follemente innamorato della sua creatura; ognuno di noi ai suoi occhi è una meraviglia. Il libro della Genesi dice che dopo la creazione dell’umanità “Dio vide che era cosa molto buona”. Siamo dei capolavori usciti dalle sue mani. A noi la missione di custodire e far risplendere questo capolavoro che siamo. La verità è mettersi davanti a Dio per riscoprire la propria bellezza, per scoprirsi talmente amati da ricevere Gesù come dono per la nostra salvezza.

Io sono la VITA. Qual è il senso della mia vita? Quale il senso dei miei sacrifici? Quale lo scopo dei miei giorni? Solo il Signore può aiutarmi a dare la vera risposta a queste domande. Gesù ha vissuto la vita in pienezza. Egli diventa la nostra vita quando ci impegniamo a vivere come ha vissuto Lui, quando il Vangelo comincia ad incarnarsi in noi. Come sono belli i sentimenti di Cristo, sentimenti di amore, di compassione, di misericordia, di perdono; come sono belli i pensieri di Cristo, pensieri luminosi e carichi di speranza; come è bello il suo sguardo, capace di andare oltre l’apparenza e di vedere nel cuore delle persone e degli avvenimenti; come sono belli i gesti di Gesù, gesti capaci di fare della propria vita un dono d’amore. Quando vivo come vive Gesù, la sua vita comincia a diventare la mia vita.

Anche la nostra fede è incerta e spesso titubante. Ma accogliamo l’invito che questa domenica ci rivolge con semplicità e forza: innamoratevi di Gesù e non perdetelo più!

don Nicola Florio

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