Il catechista è l’annunciatore di una proposta che ha una ricaduta nella vita della persona
VASTO. Un catechismo rivoluzionario e creativo fondato sulla Parola che sappia cogliere i segni dei tempi è quanto è stato proposto dall’arcivescovo Bruno Forte e don Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale domenica 29 gennaio 2023 a Vasto.
Si è svolta nella parrocchia San Paolo Apostolo l’Assemblea diocesana dei catechisti “Il catechista testimone credibile“ un appuntamento molto importante per tutti i catechisti della diocesi organizzato dal responsabile dell’Ufficio Catechistico della diocesi di Chieti -Vasto, don Gilberto Ruzzi.
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Tanti gli stimoli giunti dai due relatori durante l’incontro. Il catechista è innanzitutto un testimone gioioso di una vita esperienziale di fede e che si rigenera continuamente. Non si può essere catechisti se non si è innamorati di Dio e non si può essere catechisti se non si ha la gioia di chi si sa amato e ama. Il catechismo non è una trasmissione di dottrina ma un’esperienza di gioia.
Abbiamo una proposta bella, gratuita (termine che ha grande riscontro nella società di oggi) e con un eccezionale capacità di prendersi cura della persona del nostro tempo. Il mondo è cambiato e non sempre il catechismo riesce a trasmettere questo stupore. Perché un bambino, un ragazzo, un giovane dovrebbe venire in parrocchia? Occorrerebbe fare feedback ed essere creativi nella consapevolezza che “le persone non hanno tempo”.
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Cosa significa avere un approccio creativo? Non è andare su Qumran.net, Wikipedia, Google, YouTube quanto piuttosto un usare l’immaginazione ossia scorgere delle connessioni e usare la creatività per mettere in connessione le cose. No all’approccio scolastico o al creare una settimana di full immersion, un’ora al giorno nei giorni che precedono l’evento. No a un approccio scolastico che prevede verifiche.
La catechesi è bella perché non può essere omologata. La stessa Parola di Dio è una miniera incredibile di fonte di ispirazione da cui lasciarsi ispirare per trovare delle connessioni con i nostri luoghi: “Ecco sto alla porta e busso”…
Il catechista credibile è innanzitutto colui che si prende cura innanzitutto della persona e ha la piena consapevolezza che ciò che propone ha una ricaduta importante sulla vita a partire dalla propria. È importantissimo avere a cuore una vita spirituale e un desiderio di formazione permanente che alimenta questa consapevolezza. “Non possiamo essere testimoni credibili se i primi a non crederci siamo noi”.
Il fatto cristiano è soprattutto una relazione d’amore.
L’incontro è iniziato con la testimonianza di Alessia Evangelista che ha ricevuto il mandato da catechista il 22 gennaio scorso da papa Francesco.
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