“Dove c’è l’amore non c’è la fatica; e se c’è la fatica, essa è amata”

(Commento al Vangelo di don Gianluca Bracalante)

Questa frase di Sant’Agostino, introduce la Parola di Dio di questa domenica che ci dona il senso di una vita di fede riuscita: lo stare con Gesù. Per fare ciò bisogna essere “piccoli”.

La piccolezza non è ingenuità, stupidità, ignoranza o infantilismo. Il piccolo è colui che riconosce di avere bisogno di Dio.

Il piccolo è colui che si fida sempre di Dio in tutte le stagioni della vita. Il piccolo è colui che non si illude di possedere Dio ma si lascia possedere da lui cantando, con l’esistenza, l’antifona più difficile che si possa intonare nella preghiera: “Sia Fatta La Tua Volontà”.

Il piccolo è colui che vive da persona libera, che rifiuta ogni forma di giogo dalla «Legge del Mondo». Vuoi essere così? Devi vincere quel “dominio della carne” di cui parla San Paolo nella seconda lettura.

È il dominio di un giogo che ti rende schiavo, che ti sfibra, che ti usa, che non ti rende appagato ma dipendente (il lavoro, la vita affettiva, il non saper usare bene il tempo libero, vivere sempre e solo per altro fuori da noi ecc).

Chiediamo allo Spirito Santo di saper scegliere solo il giogo di Gesù: il comandamento dell’Amore. È l’unico che ci permette di lodare Dio nella gioia e nel dolore ed è l’unico che ci fa “riposare in Lui” cioè ci concede di vivere una esistenza colma di senso che ci rinfranca nella pace dello shabbat della coscienza.  

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