Terzo incontro: “La Parola di Dio”

Nuovo programma di catechismo: diario di bordo di un’apprendista catechista – Parrocchie 3.1 (parrocchie31.it)

Quanto sarebbe bello se i bambini cominciassero ad acquisire la percezione del valore e della bellezza della Parola di Dio sin dai primissimi incontri di catechismo. La Parola salva, edifica forma e istruisce sulle cose della vita. Potrebbe essere una cosa buona introdurre un discorso sulla Parola nei primissimi incontri in modo che tutto ciò che verrà “annunciato” durante l’intero percorso catechistico possa partire da essa e i bambini stessi possano trovare riscontro nel più importante Libro di tutti i tempi non solo per i credenti ma anche dei non credenti. Ogni giorno Santa Madre Chiesa ci propone delle Parole che, anche se ascoltate tantissime volte, sono in grado di dirci sempre cose nuove e darci delle risposte per le domande quotidiane della nostra vita.

In questo incontro si potrebbe portare (presentare) una bibbia grande e avvolgerlo in qualche panno bello come lino o quelli di una volta tessuti a mano o dentro una bella scatola per poi adeguatamente presentarla. Si potrebbe posizionare la bella scatola chiusa (o racchiusa nella stoffa) nella stanza dove si fa catechismo in un luogo ben visibile e con degli addobbi prima dell’arrivo dei bambini, cercando così di stimolare la curiosità sul contenuto di quella “presenza misteriosa”.

Dopo il canto sul segno della Croce si potrebbe iniziare a parlare della “Comunicazione”.

Nessuno di noi vive da solo! A casa ci sono i nostri cari, a scuola i nostri compagni di classe e tutte le persone che vi lavorano, quando andiamo a fare sport o musica o teatro e qualsiasi altra attività incontriamo tante persone. E noi ci ritroviamo quindi a comunicare/parlare con loro fosse solo un “Buongiorno/buonasera”. Tanti sono i modi per comunicare. “

I bambini sono molto attenti quando si sentono interrogati e per coinvolgerli in prima persona su questo argomento si potrebbero porre domande tipo: “Quando vogliamo dire qualcosa a qualcuno quali parti del nostro corpo utilizziamo?”. Piano piano condurli ad individuare gli organi più comuni: palato, lingua, voce, mente, cuore… A quel punto si potrebbe cercare di far riflettere che a volte si comunica anche se non ce ne accorgiamo e anche con altri organi (comunicazione non verbale). Si potrebbe accennare ad esempio alla venerabile Benedetta Bianca Morri, la studentessa di medicina morta nel 1964 a soli 28 anni che si era autodiagnosticata una malattia rara che l’aveva resa cieca, sorda, muta e immobile e che riusciva a comunicare con l’esterno solo con il palmo della sua mano. Quando qualcuno è triste e felice ce ne accorgiamo anche se non dice niente.

Abbiamo detto nella volta precedente che Dio è vivo e sta sempre accanto a noi. Ha anche un nome: quando facciamo il segno di croce e come se ci dicesse: “Il mio nome è: Padre, Figlio e Spirito Santo”. Noi abbiamo visto che abbiamo tanti modi per comunicare ma Lui secondo voi come fa a comunicare/parlare con noi?”. 

Dopo averli ascoltati, con delicatezza e gesti lenti si può a questo punto mostrare il prezioso Libro: la Bibbia. Questa è la Parola di Dio, una Parola viva che anche se la leggi e l’ascolti milioni di volte è sempre capace di dire cose nuove e di darti delle risposte a delle tue domande.  

Possiamo a questo punto provare a chiedere ai bambini: Cosa significa Parola di Dio? L’ha scritta Lui in persona come quando scrivete qualcosa sul quaderno o si è servito di qualcuno?”.

Dopo averli ascoltati si potrebbe introdurre il discorso di “Parola ispirata”: Dio che ha parlato al cuore di alcuni uomini attraverso lo Spirito Santo e questi l’hanno tradotto in parole scritte. Non sempre ciò che vi è scritto ha un valore storico. « Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell’eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell’umana natura, si fece simile agli uomini »(dal catechismo Chiesa Cattolica). 

Se questo libro fosse scritto oggi potrebbe essere scritto da dei giornalisti/testimoni che hanno una loro sensibilità, delle loro conoscenze e un loro modo di percepire la realtà e in base a questa si soffermano su aspetti diversi.Facciamo un esempio: se voi dovreste raccontare ciò che stiamo facendo ognuno di voi userebbe parole diverse e si soffermerebbe su punti diversi” Ed ecco perché, ad esempio, alcuni fatti nella bibbia ( in particolare nel Vangelo) sono raccontati da più persone ma  viene raccontata in maniera diversa. Si potrebbe accennare anche al fatto che anche la storia su come è nata la Terra è raccontata in base alle conoscenze di una volta.

A questo punto si può cominciare a parlare di come è fatta la bibbia: la bibbia è un libro di libri, due dei quali sono dei maxi contenitori: l’antico e il nuovo testamento (potrebbe essere carino procurarsi delle scatole impilabili una dentro l’altra tipo matriosche. Il primo inizia dalla creazione del mondo e il secondo dalla nascita di Gesù).

Insegniamo ai bambini a riconoscere e scrivere libri, i capitoli e versetti.

  • GIOCO: si dividono i bambini in 2 squadre, si consegnano delle bibbie (almeno una ogni due) si annunciano dei passi e chi riesce a trovare per prima porta il punto alla propria squadra. Se il tempo lo consente si può anche far leggere le prime parole del passo.

Potrebbe essere simpatico concludere l’incontro con il canto “Ogni mia Parola” https://youtu.be/7Bhljv7D_bQ, METTERE IN UNA SCATOLA I NOMI DEI BAMBINI E FAR ESTRARRE AI BAMBINI UN FOGLIETTO E PROPORRE IN QUELLA SETTIMANA DI PREGARE PER QUEL COMPAGNO DI CATECHISMO (gioco che si potrebbe ripetere alla fine di ogni incontro), un Ave Maria e il segno di croce cantato. . 

San Paolo apostolo a Timòteo 2Tm 3,14-4,2: ” conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona…. annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

Catechismo Chiesa Cattolica: alcuni commi dell’ ARTICOLO 3: “LA SACRA SCRITTURA” I. Il Cristo – Parola unica della Sacra Scrittura

  • 101 Nella condiscendenza della sua bontà, Dio, per rivelarsi agli uomini, parla loro in parole umane. « Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell’eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell’umana natura, si fece simile agli uomini ». 116
  • 103 Per questo motivo, la Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture, come venera il Corpo stesso del Signore. Essa non cessa di porgere ai fedeli il Pane di vita preso dalla mensa della Parola di Dio e del Corpo di Cristo. 119
  • 105 Dio è l’autore della Sacra Scrittura. « Le cose divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono consegnate sotto l’ispirazione dello Spirito Santo. « La santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa ». 123
  • 106 Dio ha ispirato gli autori umani dei Libri Sacri. « Per la composizione dei Libri Sacri, Dio scelse degli uomini, di cui si servì nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli stesso in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori tutte e soltanto quelle cose che egli voleva ». 124
  • 108 La fede cristiana tuttavia non è una « religione del Libro ». Il cristianesimo è la religione della « Parola » di Dio: di una Parola cioè che non è « una parola scritta e muta, ma il Verbo incarnato e vivente ». 126 Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ce ne sveli il significato affinché comprendiamo le Scritture. 127

III. Lo Spirito Santo, interprete della Scrittura

  • 109 Nella Sacra Scrittura, Dio parla all’uomo alla maniera umana. Per una retta interpretazione della Scrittura, bisogna dunque ricercare con attenzione che cosa gli agiografi hanno veramente voluto affermare e che cosa è piaciuto a Dio manifestare con le loro parole. 128
  • 135 « Le Sacre Scritture contengono la Parola di Dio e, perché ispirate, sono veramente Parola di Dio ». 164
  • 136 Dio è l’autore della Sacra Scrittura nel senso che ispira i suoi autori umani; egli agisce in loro e mediante loro. Così ci dà la certezza che i loro scritti insegnano senza errore la verità salvifica. 165
  • GIOCO: Si potrebbero invitare i bambini a fare un piccolo esperimento sulle emozioni (rabbia, disgusto, tristezza, felicità/gioia, sorpresa, paura). Si dividono i bambini in due squadre. A turno un giocatore di una squadra cerca di far indovinare un’emozione estratta in un cestino in mezzo a dei foglietti dove sono scritte i vari stati d’animo e si assegna un punto ogni volta che una squadra ha indovinato l’emozione messa in scena dal compagno di catechismo.

Similar Posts