“Sono una mamma non sono una santa”: il miracolo della vita che nasce dentro di te

Quale grazia irrompe nella vita di una donna quando il suo grembo ospita un miracolo che ha il profumo dell’eternità! Un dono dell’Onnipotente per l’uomo di valore inestimabile.

Un figlio nasce da un atto d’amore in cui un uomo e una donna divengono letteralmente un sol corpo. “Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne” (Genesi 2, 24)

Quale genialità ha ispirato Dio quando ci ha pensati, perfezione fatta carne. La prima insegnante che cominciò a parlarci del corpo umano disse: “L’uomo è una macchina perfetta”. Ci sono alcuni momenti in cui mi rendo conto di quanto questa affermazione è vera. Basta pensare al semplice dono della vista: quante volte è capitato di ammirare uno spettacolo incredibile che ti fa venir voglia di immortalarlo con una foto. Ma neanche la macchina fotografica più sofisticata al mondo è in grado di riprodurre tutto ciò che riescono a vedere i nostri occhi.

A noi donne ha affidato la custodia e la cura della vita nuova.

Dopo l’aborto spontaneo (leggi) ogni mese che trascorreva diveniva motivo di sofferenza per una gravidanza desiderata ma che non arrivava. Sette lunghi messi che mi sembrarono un’eternità, un bunker senza via d’uscita. Quando avevo cominciato a perdere ogni speranza di poter diventare mamma ed abituarmi all’idea, nel novembre del 2003 scoprimmo che ero nuovamente in dolce attesa. Quando vidi la seconda linea del test di gravidanza, non riuscivo a crederci. Non stavo nella pelle per la gioia per questo nuovo miracolo che era nato dentro la mia pancia e del grand edono che stavo ricevendo.

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