“Chiamati ad essere Santi”

(Commento al Vangelo di don Simone Calabria)

“Nei Santi diventa ovvio: chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino” (Papa Benedetto XVI, Enc. Deus caritas est, 42).

La solennità di Tutti i Santi, che oggi celebriamo, ci invita ad innalzare lo sguardo al Cielo e a meditare sulla pienezza della vita divina che ci attende. “Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato” (cfr. IIa Lettura): con queste parole l’apostolo Giovanni ci assicura la nostra profonda unione con Dio, come pure la certezza del nostro destino: essere beati, felici. Come figli amati, perciò, riceviamo anche la grazia per sopportare le prove di questa esistenza terrena – la fame e sete di giustizia, le incomprensioni, le cattiverie, la gelosia, e, nello stesso tempo, ereditiamo fin da ora la vera gioia.

Gesù, con le Beatitudini, ci invita a seguirlo, a percorrere con Lui la via dell’amore, la sola che conduce alla vita eterna. Non è una strada facile, ma il Signore ci assicura la sua grazia e non ci lascia mai soli. Tante prove, difficoltà, sono presenti nella nostra vita. Ma se apriamo la porta a Gesù, se Lo lasciamo entrare nel nostro cuore, sperimenteremo una pace e una gioia che solo Lui, può dare. Gesù chiama ciascuno di noi a rispondere alla sua chiamata: “Siate santi, perché io sono santo”.

“Per essere santi, dice Papa Francesco, non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove ci si trova. Sei sposato?

Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito, tua moglie, i tuoi figli, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore?

Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali”.

I Santi sono nostri amici: amici non degli esseri inarrivabili e di un altro pianeta, ma gente di carne ed ossa come noi, familiari con la fatica, gli errori e le debolezze di ogni giorno. Sono amici e compagni di viaggio, di un viaggio drammatico ed esaltante. Uomini, perciò peccatori come noi!

Carissimi, questa è la santità, come afferma Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica “Gaudete et exsultate”, “della porta accanto”, di quelli che vivono accanto a noi e sono un riflesso della presenza di Dio. Ma allora dove sta la grandezza dei Santi, se la loro umanità è per­fettamente identica alla nostra? 

La forza, la grandezza dei Santi, è questa certezza invincibile: di essere amati e perdonati.

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