SAN FRANCESCO DI PAOLA


  

I genitori, ormai avanti negli anni, avendo perso la speranza di avere un figlio, avevano fatto voto di chiamarlo Francesco in onore del Poverello di Assisi e quando il piccolo, nato il 27 marzo 1416, fu sui 12 anni, lo collocarono presso i Minori di San Marco Argentano perché vestisse il saio francescano per un anno. Qui cominciarono i sorprendenti casi di bilocazione che gli consentivano di servire la messa in chiesa e contemporaneamente di apparecchiare la tavola in refettorio. Scaduto l’anno votivo Francesco, dopo una serie di pellegrinaggi, si ritirò in luoghi solitari per vivere da eremita, cibandosi solo di erbe crude; lì fu raggiunto da alcuni compaesani che si unirono a lui attratti dal suo stile di vita. Nel 1493 Alessandro VI diede loro il nome di Ordine dei Minimi, cioè di coloro che per scelta stanno con gli ultimi, con gli emarginati di ogni tipo. Nel 1450 anche il padre del santo, rimasto vedovo, andò a vivere con loro. Il regime di austerità da essi seguito si concretizzò poi nel quarto voto di “quaresima perpetua”, che esclude dai cibi la carne, le uova, i formaggi e i latticini, salvo in caso di malattia e su ordine del medico. Una dieta che ha effetti positivi dal momento che l’Ordine dei Minimi detiene oggi il record di religiosi longevi. Si diffuse anche la fama di taumaturgo del santo, che guariva malati di ogni genere (ci fu anche la resurrezione di un nipote) e difendeva gli oppressi minacciando castighi ai potenti. Famoso è l’episodio di quando, dovendosi recare in Sicilia per fondarvi un convento, al momento di passare lo stretto, essendosi un barcaiolo rifiutato di traghettarlo, egli stese il proprio mantello sulle acque, ne legò l’estremità al suo bastone e veleggiò fino a Messina, tra lo stupore generale. Mandato dal papa in Francia per delicati incarichi presso la corte di Luigi XI e del suo successore Carlo VIII, si spense il 2 aprile a Plessis-les-Tours. Fu canonizzato nel 1519 da Leone X. Gli ugonotti nel 1562 ne bruciarono il corpo trovato incorrotto. Nel 1943 Pio XII lo proclamò patrono della gente di mare.

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