Sabato a San Salvo la raccolta per il Banco Alimentare di don Giussani

SAN SALVO. Sabato 30 novembre nel corso dell’intera giornata presso tutti supermercati della città ci saranno dei volontari per raccogliere beni di prima necessità da inviare al Banco Alimentare Regionale a cui attingono anche le nostre parrocchie per far fronte alle necessità dei più bisognosi .

E’ questa un’iniziativa nata in Italia nel 1989 per iniziativa di Danilo Fossati, all’epoca patron dell’azienda alimentare Star, e di monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale Comunione Liberazione movimento abbracciato e condotto anche a San Salvo tra il 1995 e il 1996. 

(Di seguito la storia del Banco Alimentare tratto suo sito ufficiale – Roberto Tuorto)

Il Banco Alimentare in Italia, nasce da un incontro.
Dall’incontro tra 
Mons. Luigi Giussani , fondatore del movimento di Comunione e Liberazione e il Cavalier Danilo Fossati, fondatore della Star. Sull’esempio della Fondacion Banco de Alimentos di Barcellona, colpiti dalla sua originalità, ne prendono spunto e promuovono insieme questa nuova opera di carità.
Sin dall’inizio, il Banco Alimentare è stato lo strumento attraverso cui, oltre a soddisfare un’esigenza primaria come quella alimentare, ha favorito la tessitura di rapporti, ha sempre aiutato le persone più bisognose a giudicare la propria condizione e tutta la realtà con uno sguardo diverso. E’ un tentativo “ironico” – come lo possono essere tutti i nostri tentativi – che nasce, non da uno spirito volontaristico o filantropico, ma dalla passione per l’uomo, così come noi stessi l’abbiamo sperimentata nella nostra vita, grazie all’incontro con il fatto cristiano ed in particolare con il carisma di don Luigi Giussani.

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” è, da sempre, la strada che ha segnato e segna il nostro lavoro di ogni giorno. Nel tentativo di condividere il bisogno primario di chi abbiamo di fronte, ciò che abbiamo a cuore è condividere il senso della vita. Da qui nasce compassione (com-passum: passione per l’altro) e commozione (com-motus: muoversi insieme) per tutti i nostri compagni di strada, dal povero al volontario che dona il suo tempo, dall’emarginato all’imprenditore che ci sostiene. Perché, ogni giorno, facciamo esperienza che il cuore di ciascuno – povero o non povero – attende qualcuno che si muova con lui, che abbia passione per la propria vita e per il proprio destino. E’ da questa passione per l’io che tutto nasce, poiché, come diceva don Luigi Giussani, “un singolo io vale più di tutto l’universo”.

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