Giuseppe e Incoronata sposi novelli da 70 anni

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Un matrimonio che dura da 70 anni: quale grande dono

Quanta tenerezza in una coppia di sposi ultranovantenni che dopo settanta anni, nello scambiarsi la loro fede nuziale davanti a un altare, si promettono ancora di essere fedeli sempre, l’uno all’altro, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. E’ questa la grande grazia che hanno vissuto Giuseppe Argentieri, e Incoronata Canci domenica 13 settembre 2020 presso la Parrocchia di San Giuseppe a San Salvo. Giuseppe è nato il 31 gennaio 1927 e lei il 6 dicembre del 1929.

La loro storia d’amore è iniziata grazie a una cugina di Giuseppe originaria di Cupello, paese in cui viveva anche Incoronata. Era la prima domenica di settembre del 1949, festa della Madonna di Monteodorisio, quando Giuseppe da San Salvo va a messa nella vicina Cupello per conoscere questa ragazza di cui aveva tanto sentito parlare. E per Giuseppe ci fu subito quella scintilla che gli ha fatto pensare “E’ questa la donna della mia vita”. Appena finita la messa la inseguì fino a casa e dopo dieci giorni, insieme ai suoi genitori, si presentò a casa di Incoronata chiedendone la mano a colui che sarebbe divenuto il futuro suocero. La sua prima risposta fu “Non ho figlie da maritare”. Ma era questo il modo per prendere tempo e chiedere alla figlia se anche lei era interessata a Giuseppe. E dopo il sì di Incoronata, i due piccioncini cominciarono a frequentarsi. Giuseppe era diventato come un ottavo figlio, spesso e volentieri andava ad aiutare la famiglia di lei nei lavori di campagna. Ma ciò nonostante non potevano mai vedersi da soli: in ogni circostanza c’era sempre qualche sorella che faceva loro “compagnia”. Giuseppe ricorda ancora quando nel carnevale del 1950 a San Salvo si erano vestiti in maschera e lui si era vestito con la divisa bianca da marinaio. A un certo punto prende la bicicletta e si dirige a Cupello per farsi ammirare dalla fidanzata. Quel giorno con la complicità di una vicina di casa che l’aveva attirata in casa con una scusa, era riuscito a rubarle un bacio.

Il 5 novembre del 1950 Giuseppe e Incoranata coronarono il loro sogno d’amore in chiesa. La sera del matrimonio, a mezzanotte, il giovane sposo, a sorpresa, chiama dei musicisti e dedica alla sua amata una bellissima serenata. Tuttora Giuseppe dedica le sue canzoni d’amore a Incoronata. La passione per il canto è una grande peculiarità di Giuseppe. Quando non poteva pagare il barbiere per tagliarsi i capelli su invito del parrucchiere Leone Balduzzi, si metteva fuori e intonava dei canti. Molti erano quelli che poi si fermavano e nell’occasione si andavano a tagliare i capelli. Con Vitale Baldassarre e Rocco Martella erano i tre tenori che cantavano per una radio di San Salvo.

All’inizio abitavano nella casa dei genitori vivendo alla giornata. Dopo qualche anno Giuseppe migrò in Germania per poter guadagnare di più e poter acquistare una casa loro. Nel 1965 è entrato a lavorare alla Siv dove ha avuto anche la possibilità di incontrare da vicino papa Giovanni Paolo II. Avevano incaricato Giuseppe come uno che si doveva occupare della sicurezza del papa durante la sua permanenza in azienda.

Da questo matrimonio sono nati tre figli, Nicola, Mario e Carlo che, finora, hanno donato a questi meravigliosi nonni 7 nipoti e 7 pronipoti. Per riunire tutta la famiglia hanno anticipato u festeggiamenti dei 70 anni di matrimonio.

Alla fatidica domanda, “Cosa vi ha tenuto insieme per tutto questo tempo?“. Loro rispondono una quotidianità fatta di un grande rispetto dell’uno verso l’altro, la tolleranza e il comune agire nella dedizione alla famiglia.

Foto in copertina di Nicola Palma Ucci

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