Devoti sansalvesi in visita alla Basilica di San Vitale a Roma

La fede non ha un punto di arrivo, più ci si addentra e più si ha voglia e sete di conoscere e sapere. Nella quotidianeità della vita, i santi offrono degli spunti in più in questa direzione.

Questo è lo spirito che ha alimentato in Vitalina Bel Fiore ( da tutti conosciuta a San Salvo come zia Italia) il desiderio di organizzare una gita nella Basilica di San Vitale a Roma coinvolgendo anche tutti coloro che sono devoti del santo patrono della sua città a partire dall’intero comitato feste di San Vitale e tutti coloro che si prodigano nei giorni della festa.

E così detto fatto! Con il sostegno e il supporto di altri devoti di San Vitale, il 7 luglio cinquantacinque sansalvesi si sono recati nella basilica di San Vitale. Per l’occasione Il panificio D’Achille di San Salvo ha realizzato un tarallo tipico della festa di San Vitale a San Salvo e a nome dell’intera cittadinanza l’ha portato in dono al parroco della basilica romana don Danilo.

Tra i devoti di san Vitale coinvolti c’è anche un fotoamatore, Simone Colameo, che ha così ricordato e commentato la giornata romana:

La signora nella prima foto si chiama Vitalina Bel Fiore,una persona speciale molto devota al nostro Santo protettore Vitale. Tempo fa espresse la volontà di organizzare una gita nella Basilica di San Vitale in Roma insieme al comitato feste. Io gli avevo detto che già vi ero stato svariate volte ,visto le mie frequentazioni Romane. Mi rispose che avrebbe organizzato il pellegrinaggio entro Luglio..ed ecco fatto!! Tutti felici per questa splendida giornata molto calda ma con un sentimento ancora più forte per il nostro San Vitale si rientra nella nostra San Salvo”

I taralli di San Vitale, chiamati “Pircillete ” dai sansalvesi, sono dei dolci tipici di San Salvo che molto probabilmente si trovano solo qui. Si caratterizzano non per gli ingredienti che sono molto semplici ma per la forma, il coinvolgimento popolare, la modalità e il momento in cui si fanno.

Secondo la ricetta più antica, venivano impastati senza lievito e senza zucchero. Hanno la forma di una ruota dentellata il cui centro rappresenta il martirio mentre i tagli esterni la corona. Su ogni tarallo sono incise le iniziali di San Vitale con un antico sigillo.

Una volta erano impastati a mano, oggi si utilizzano le impastatrici. Alcuni giorni prima della festa del Santo patrono, diverse decine di volontari nei giorni stabiliti dal comitato feste si mettono all’opera per fare questi dolci. Per la cittadinanza sono queste anche delle belle occasioni di condivisione. Il giorno prima della festa il parroco li benedice e poi vengono distribuiti ai fedeli. Nel 2019 sono stati preparati e distribuiti circa 10.000 taralli. Oltre ai taralli di una decina di centimetri di diametro utilizzati per la distribuzione ai fedeli, i volontari preparano anche dei taralli, della stessa forma, con un diametro di una cinquantina di centimetri che vengono portati in solenne processione nei giorni della festa (il 28 aprile e nell’ottava di San Vitale).

Domenica 7 luglio, su ispirazione di Vitalina Belfiore, il comitato feste di san Vitale e diversi altri fedeli si sono recati alla Basilica di San Vitale a Roma. (leggi) Per l’occasione Il panificio D’Achille, uno dei forni cittadini che nei giorni di festa presta le sue strutture per la cottura dei taralli, ha preparato un centinaio di “Pircillete” da distribuire ai sansalvesi che hanno partecipato al pellegrinaggio e ai parrocchiani romani. Un tarallo grande è stato consegnato nel momento dell’Offertorio durante la celebrazione eucaristica nelle mani del parroco della basilica. Domenico Ramondo, uno dei membri del comitato feste San Vitale, ha raccontato a Mons. Daniele Micheletti, Arciprete Rettore della basilica di San Vitale, delle tradizioni sansalvesi legate al Santo Patrono e l’ha informato del fatto che a San Salvo ci sono le reliquie del santo. Anche nella Basilica romana si festeggia San Vitale il 28 aprile. A fine incontro, il rettore, incuriosito dal racconto, ha assicurato una sua visita alla nostra città e ha lanciato anche l’invito ai suoi parrocchiani a imitare la tradizione del tarallo di San Vitale.

Nella Basilica ci sono tre quadri che hanno fatto emozionare i pellegrini sansalvesi: uno raffigurante il martirio, uno la fossa e uno Il santo con la moglie Valeria e i figli Gervasio e Protasio anch’essi santi martiri. Prima del saluto il rettore ha donato a ognuno una pergamena raffigurante il quadro con San Vitale e la sua famiglia. 

I taralli sono stati anch einseriti nella copertina delle comunicazioni degli eventi estivi del 2019 come uno dei simboli della città.

Foto in copertina di Simone Colameo

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