Mario D’Acchille ci ha preceduto nell’ultimo viaggio

Per chi come me  negli anni 90 era uno dei giovani della parrocchia di San Nicola,  Mario era per antonomasia il  Presidente, eh già era il Presidente del Comitato  Feste San Nicola, quello che con il suo sguardo fermo, i suoi modi determinati, il suo impegno e la sua presenza, rappresentava l’icona della preziosità di una Festa, che per il popolo Sansalvese non era solo un momento di folklore, ma aveva ed ha ancora oggi radici profonde nella fede e nell’appartenenza ad una terra e ad una storia che accomuna ed unisce.

Durante gli anni della sua presidenza, al fianco di don Piero, la festa di San Nicola divenne un momento tanto atteso da parte della comunità e dell’intera città perché concludeva un itinerario di fede che si intrecciava nell’ordinarietà dell’anno, i convegni per raccontare la storia del Santo Vescovo di Mira, le pubblicazioni,  il gemellaggio con Saint Nicolas de Port, il pellegrinaggio a Bari e le visite organizzate alla Basilica, e poi la volontà di rivivere lo sbarco della Statua dal Mare, il dono della Reliquia, le processioni, la banda, i fuochi pirotecnici, i concerti che riempivano la piazza.

Le vie intorno alla Chiesa si coloravano di luci e bancarelle, e la comunità era tutto un fermento di operosità. Far parte del comitato feste era un’identità vestita con onore da chi sceglieva di impegnarsi e dedicarvi tempo, e Mario era per tutti la guida, il Presidente.

La storia di Mario nella parrocchia di San Nicola si è intrecciata con la storia di una comunità intera che negli anni ha vissuto tanti momenti di gioia, di comunione e di testimonianza coerente al Vangelo, pur nelle imperfezioni inevitabili di ogni cammino, ma anche momenti di tristezza, di dolore, di fatica. Mario c’era. Ed è rimasto anche quando negli ultimi anni era affaticato dalle rughe del tempo.

Per chi scrive se ne va un’altra pagina bella della nostra parrocchia, che è casa, famiglia, storia di un popolo che prova a cammina insieme, consapevole di non essere perfetto.

Nel cuore rimangono le tante immagini di lui impegnato a  tirare fuori la barca del Santo che custodiva nei mesi invernali,  le sue mani che come un direttore d’orchestra hanno guidato tanti momenti della vita della nostra comunità, i suoi movimenti indaffarati al frantoio che è stato spettatore di tante serate in amicizia, il suo volto che mi accoglieva sorridente quando andavo in tabaccheria, i suoi racconti che avevano sempre qualcosa da insegnarti, i suoi passi veloci dei giorni che furono, i suoi ultimi gesti silenziosi di coraggio per amore della parrocchia e la gioia per la nuova stagione di risveglio di questa nostra amata comunità.

Buon Viaggio Mario.  Ci riabbracceremo e sarà di nuovo una grande festa. 

Stefania C.

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