Fiaccolata Silenziosa-Festa del Rifugiato a San Salvo

Erano in tanti venerdì scorso alla Fiaccolata Silenziosa per ricordare che a volte se restiamo in silenzio riusciamo ad ascoltarci dentro.La Fiaccolata Silenziosa ha preso il via alle ore 21:00 partendo dalla parrocchia di San Nicola per poi sfilare in corteo per le strade di San Salvo al quale erano illuminate dai flambo’ dati prima di partire ad ogni singolo partecipante.Durante il corteo sono stati portati diversi striscioni con su scritto ad ogni uno di essi delle citazioni prese dalla bibbia come ad esempio:Ero straniero e mi avete accolto e su un altro striscione era scritto:Avevo sete e mi avete dato da bere.Durante il corteo i partecipanti hanno indossato una maglietta rossa con su scritto “Restiamo Umani” tema di questa giornata.Appena e’ rientrato il corteo in piazza San Nicola tutti i presenti hanno visto un video clip con i volti dei cittadini sansalvesi che annunciavano il tema di quest’anno “Restiamo Umani”.Dopo la visione di questo video clip il parroco della chiesa di San Nicola don Beniamino ci ha voluto ricordare che: “Se stiamo in questo mondo e’ solamente per la grazia di Dio”.Alla Fiaccolata Silenziosa ha preso parte anche il Segretario Provinciale del PD Gianni Cordisco cui ha voluto rivolgere un pensiero a riguardo di questa Fiaccolata Silenziosa che riportiamo di seguito:

“Con sincero rispetto e profonda stima rivolgo un pensiero agli organizzatori della fiaccolata ‘restiamo umani’ di San Salvo. La più luminosa e assordante festa del cuore che ricordo in città. Il silenzio di bambini, giovani e adulti poteva essere ascoltato anche dagli animi più sordi. Un messaggio complicatissimo, ‘restiamo umani’, ha nuotato come un piccolo e innocente pesce rosso senza perdere la direzione e l’orizzonte ed è arrivato con semplicità a chiunque. Pelli bianche, nere, abbronzate, bruciate dal sole del pescheto: tutte uguali dentro una preghiera! La coscienza, al pari di un muscolo, va allenata così da poter nuotare sopra, oltre, contro, dentro la corrente. L’odore lieve di una fiaccolata rompe le finestre più chiuse e spalanca quelle socchiuse. Restiamo umani fa vedere anche agli occhi di un cieco che esiste sempre altro e che vivono altri e oltre la paura. Durante la navigazione, dolce e silenziosa, delle fiaccole nel centro cittadino nessuno è rimasto indifferente al senso di umanità che passava in strada. Queste cose lasciano dietro di se anche tanto esercizio di tastiere, ad esempio di qualcuno che non condivide o che avrebbe fatto altro, per altri, meglio, dippiù, giallo, blu, colorato, grigio. Va tutto bene, restare umani è accogliere ogni sana diversità. Di una cosa sono certo: è l’unica fiaccolata della città. Chiunque e per qualsiasi causa può, con sensibilità, promuovere la condivisione. Tutto, banalizzato, si può ridurre alla facile e comoda affermazione ‘ste cose meglio farle per quelli italiani di…………tanti posti e situazioni’. Se può essere giusto, come ciascuna cosa può essere giusta, va fatta. Non si fa chiodo scaccia chiodo: se non lo fai per i gialli non devi farlo manco per i neri. Giocare al ribasso con la coscienza rende una comunità più grigia, più debole, più insicura. Chi vuol fare può e deve: avere belle intenzioni per le mani e star fermi è un peccato gravissimo. E poi si può scegliere di chiudere il porto del cuore e dell’anima, di distrarre la mente ascoltando un dj, o esibendo la bellezza esteriore in sostituzione di quella interiore, o stando dietro la finestra di casa, o sulla poltrona dell’ufficio presidenziale. Tutto si può, liberamente. La cosa più importante è restare umani. Viva viva viva chi rende onore alla coscienza dell’uomo. Viva la san salvo che si accende!”

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