Domenica 28, la festa della Virgo Fidelis

SAN SALVO. L’Associazione nazionale Carabinieri di San Salvo festeggerà domenica 28 novembre con una solenne cerimonia la “Virgo Fidelis”, l’appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù.

Il presidente della sezione Anc di San Salvo Alfonso Mastroiacovo ha diffuso il programma della giornata.
Alle ore 9.45 il raduno in piazza Nassiriya nel quartiere della zona della 167 con l’alzabandiera, la benedizione e la deposizione di una corona di alloro a cui faranno seguito gli interventi delle autorità militari e civili con la presenza del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca e del comandante della Compagnia di Vasto, maggiore Amedeo Consales.

Nel rispetto delle norme Covid si procederà a raggiungere la chiesa di San Nicola vescovo dove il parroco, don Beniamino Di Renzo celebrerà una santa messa per la Virgo Fidelis e gli orfani dell’Arma dei Carabinieri.

Questo appellativo è stato dato a Maria, madre di Gesù, e scelta quale patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data della promulgazione di un apposito Breve (Lettera meno importante di una Bolla) apostolico emanato da papa Pio XII.

Il titolo di Virgo Fidelis fu proposto dai cappellani militari dell’Arma e dall’Ordinariato militare per l’Italia, ed era stato sollecitato dall’arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone in relazione al motto araldico dell’Arma: “Nei secoli fedele”. L’arcivescovo compose anche il testo della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis.

A sua volta il motto “Nei secoli fedele” fu creato nel 1914, in occasione del primo centenario dell’Arma, e concesso come motto araldico ai carabinieri da Vittorio Emanuele III il 10 novembre 1933, in applicazione della legge del 1932 riguardante i motti araldici per l’Esercito Italiano. Fu coniato dal capitano Cenisio Fusi e andò a sostituire il precedente: “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”, versi tratti dal poema La Rassegna di Novara di Costantino Nigra.

Il nuovo motto ebbe una piena diffusione solo dopo la seconda guerra mondiale.

La ricorrenza della Patrona è stata fissata dallo stesso papa Pio XII per il 21 novembre ma solitamente viene festeggiata in una delle domeniche successive.

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