Zaccheo e Carlo acutis

Quanta è bella, edificante e meravigliosa la Parola di Dio. La Parola è viva ed ha una capacità narrativa incredibile al disopra di ogni nostra aspettativa. Punto focale e di introduzione del percorso di crescita umana e di fede di “Camminiamo Con Gioia” (percorso di crescita umana e di fede per ragazzi dai 10 ai 14 anni che si svolge a San Salvo presso la Casa dell’Infanzia e dell’Adolescenza intitolata al dottor Festa) è la Parola di Dio che si incarna nel nostro tempo e nella nostra storia personale.

Vangelo scelto per l’incontro di venerdì 10 marzo è la storia di Zaccheo: il capo dei pubblicani, considerato da tutti un grande peccatore che sente che arriva nella sua città Gesù e sente il desiderio di poterlo semplicemente vedere. Tant’è che a causa della sua statura e siccome c’era tanta folla sale su un albero di Sicomoro.

Gesù quando lo vede lo chiama per nome (come se lo conoscesse da sempre) e si autoinvita a casa sua. L’autoinvito di Gesù e la sua attenzione spiazza Zaccheo, che scende dall’albero (metaforicamente anche dalle sue certezze) e gli spalanca le porte della sua casa e della sua vita. Ed ecco che Zaccheo diventa un grandissimo convertito.

Per rapportare questa storia al vissuto dei ragazzi abbiamo chiesto a ciascuno chi era il suo cantante/attore/calciatore preferito.

Immaginate ora che questa celebrità viene a San Salvo (la vostra città). Non fareste di tutto per andarlo almeno a vedere? E vi immaginate se poi a un certo punto vi chiama per nome e vi dice che vuole venire a mangiare a casa vostra? Quanto sarebbe grande la vostra gioia“. Qualcuno ha detto “Non vorrei che venisse a casa mia perché la mia stanza è spesso in disordine e mi vergognerei”. Constatazione questa che è stata emblematica per farli immedesimare nella condizione umana e spirituale di Zaccheo. Eppure lui è andato oltre questo sentimento e ha accettato che Gesù andasse a casa sua e proprio questa vita lo ha indotto a cambiare atteggiamento e a fare ordine nella sua vita.

Abbiamo associata questa figura del Vangelo con un loro quasi coetaneo contemporaneo divenuto venerabile: Carlo Acutis. Per parlare di lui abbiamo utilizzato un video che li ha conquistati tutti.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,1-10)- Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: “È entrato in casa di un peccatore!”. Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Gesù gli rispose: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 1Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.

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