Vito Artese, un antico medico sansalvese

(Peppino Romondio)

Nel regno di Napoli durante l’800 francese napoleonico- murattiano, il medico del piccolo borgo sansalvese in Abruzzo Citra, era il dottor VITO ARTESE (nonno del futuro medico don Cassiodoro Artese e quindi anche bisnonno del medico successore don Camillo Artese).

VITO ARTESE era nato nel 1785 a San Salvo dove poi aveva sposato una ricca ed agiata compaesana della famiglia Ciavatta. Don Vito e la consorte donna Giovanna Ciavatta si fecero costruire nel centro del paese proprio vicino alla piazza, un grande palazzo signorile con due colonne esterne che davano l’accesso al viale laterale dove avevano il giardino e l’orto attiguo alla stessa abitazione. All’epoca tale dimora signorile ottocentesca che fronteggiava la curva a gomito dell’attuale monumento ai caduti del paese segnava il punto d’ingresso al borgo sansalvese verso la piazza per tutti coloro che arrivavano in paese provenienti dalla vecchia strada statale 16 e quindi anche dalla vicina Vasto, Cupello e dal limitrofo circondario.

Il medico Vito Artese esercitò la professione sanitaria nel primo 800 sansalvese ma nel 1803 fu anche sindaco camerlengo del paese ed in seguito per molti anni, fino al 1819, nello stesso paesino fu anche segretario e cancelliere comunale. Don Vito e donna Giovanna ebbero due figli maschi, il primogenito don Antonio Artese ed il secondogenito don Michele Artese.

Quest’ultimo purtroppo all’età di 27 anni venne brutalmente assassinato a colpi d’ascia dai briganti presso le terre di Montebello nella tenuta privata dei marchesi di Celenza. La bellissima marchesa di Celenza era la duchessa francese Ortensia d’Avalos-Cestari-Andrieu (1792-1855), un affascinante nobildonna che nel 1810 aveva sposato don Gaetano d’Avalos, il potente ricco marchese partenopeo titolato Principe di Torrebruna e Duca di Celenza.

Lo stesso Gaetano d’Avalos durante il dominio napoleonico nel regno di Napoli fù anche primo scudiere del re Gioacchino Murat. La graziosa nobildonna francese duchessa di Celenza donna Ortensia d’Avalos era la nonna dell’omonima sua discendente Ortensia (1845-1919) figlia di don Carlo d’Avalos ed erede delle tenute di Montebello e di Petacciato che poi in dote porterà al marito duca Giovanni Quarto di Belgioioso.

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