“Sentirsi amati per amare”, fulcro dell’incontro diocesano di azione Cattolica

SAN SALVO. Una intensa giornata è stata quella vissuta presso la parrocchia di Santa Maria Stella Maris a Vasto marina domenica 16 maggio. A organizzare l’evento è stata la presidenza del settore adulti dell’Azione Cattolica della diocesi di Chieti Vasto.

Tema della giornata era “Sentirsi amati – La vita spirituale nel mondo secolare“. L’incontro è iniziato con la Lectio divina di don Gianni Carozza che ha focalizzato l’incontro su tre pilastri dell’ “amore”:

  • il rimanere nell’amore, quell’amore intelligente, organizzato e l’amore comunitario che si apre all’altro; la difficoltà del rimanere nell’amore, la bellezza delle esperienze di fede e di preghiera e che trovano senso se l’applichiamo all’ordinarietà della nostra vita e se in quel rimanere attaccati a Dio come il tralcio alla vite noi riusciamo a portare frutto;
  • “l’amore” non può essere solo una questione di sentimenti ma è un amore intelligente, un amore anche organizzato che costruisce il bene nel modo giusto
  • l’amore comunitario che non può essere fine a se stesso ma deve aprirsi al resto della comunità e al mondo intero: un amore comunitario vivo che si apre all’esterno.

Dopo la pausa pranzo sono seguite due testimonianze molto forti di Mirella Milani, vedova Consacrata dal 25 marzo 1996, e Franco Di Nucci, ex carcerato plurigiudicato, entrambi educatori della Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi di Vasto.

La vedova consacrata ha testimoniato il suo cammino di conversione avviato prima della morte del marito e di una delle due figlie. “Appena sposata ero di una quelle donne che doveva avere una casa perfetta con il servizio di cristallo più bello di quello delle mie amiche perché dovevo fare bella figura. Dopo vari percorsi sono tornata in quella casa e ho pensato: “A che mi serve tutto questo”. Quella casa in seguito all’incontro con don Oreste Benzi e su suggerimento di sua figlia è divenuta una casa di preghiera. Dopo il suo cammino di conversione ha adottato una bimba nata con gravissime disabilità abbandonata alla nascita, che nessuno voleva e a cui i medici avevano pronosticato solo pochi mesi di vita. Questa bimba è vissuta 8 anni, anni sufficienti a convertire la sua pediatra atea.

Di Nucci ha attribuito il suo passaggio dall’essere un carcerato al divenire un educatore che aiuta altri carcerati ad uscire dalla mentalità del crimine, a un volontario della Papa Giovanni che recava in carcere con un atteggiamento di misericordia spogliato dal giudizio. “Non amavo nessuno e neanche me. Quando mi sono sentito amato ho cominciato a entrare in un’altra ottica e ad avere il desiderio di percorrere un’altra strada. Io che prima non ero stato capace di gestire la mia famiglia di 4 persone oggi ne gestisco una con 26 persone. Io che ero un pluripregiudicato oggi ho accesso in tutte le carcere d’Abruzzo per aiutare i carcerati”.

All’evento era presente anche il presidente dell’Azione Cattolica di San Salvo Mario Tilli.

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