Torna in chiesa l’antico segno della pace

Come da indicazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con comunicato del 2 dicembre 2022, per chi lo desidera, torna il segno della pace, antichissimo gesto attestato già san Paolo (“il bacio della pace”) e incorporata nei gesti liturgici e in particolare, con il Concilio Vaticano II  introducendo il gesto familiare della stretta di mano.

Il segno della pace, come tutti gli altri riti liturgici, esprime un ideale di comunione che siamo chiamati a realizzare nell’accoglienza della parola di Dio e con la forza dello Spirito Santo. Il segno della pace non è un semplice “saluto”, né lo scambio della nostra fragile pace, ma l’espressione rituale della nostra disponibilità ad accogliere la pace di Cristo per diventare strumenti di comunione” afferma don Silvano Sirboni della diocesi di Alessandria.

 A causa dell’emergenza sanitaria volta a contenere il contagio del Covid, il 14 febbraio 2021 la CEI aveva invitato i fedeli, come segno di pace, a guardarsi negli occhi accompagnando il gesto con un semplice inchino del capo. (“Il prendere un contatto visivo con il proprio fratello “può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale”– sottolineava la CEI).

Si riporta di seguito il contenuto integrale del suddetto comunicato della Cei:

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata
oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a
condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

  • è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi
    influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
  • si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi,
    l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
  • è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di
    culto;
  • è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
  • è possibile svolgere le processioni offertoriali;
  • non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino
    alle celebrazioni;
  • si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
  • si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
  • nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e
    dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di
    strumenti.
    Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono,
    comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.
    Un fraterno saluto.
    LA PRESIDENZA CEI

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