Signore, immenso nell’amore, fa che viva di te e respiri la tua infinita tenerezza

(Commento al Vangelo di don Raimondo Artese)

Molto spesso ci immaginiamo un “Dio” lontano, astratto, ridotto quasi a un sistema che ha tante leggi contorte e difficili da vivere. Nella parola di oggi Gesù, rivela a Nicodemo, ma anche a noi, attraverso le Sue parole, che Dio è colui che «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito» e che, chi crede il Lui, «… abbia la vita eterna.»

Gesù si presenta a Nicodemo come il Messia che si dona, orientando la storia verso il suo compimento, per realizzare quello che era il progetto di Dio e far si che il genere umano, ritorni alla condizione originaria, e si offre come vittima di espiazione e non accetta di essere giudice di nessuna creatura, ma si lascia giudicare e condannare da noi, che molto spesso non lo riconosciamo. Le parole che Gesù usa per raccontare la Trinità, sono parole che parlano della famiglia e della relazione d’affetto, Padre e Figlio, che si abbracciano, e poi Spirito, che indica il soffio di Dio, che porta vita e gioia dell’essere abbracciati da Lui. Tutto è posto in una relazione e poiché noi siamo fatti a sua immagine e somiglianza, allora il racconto di Dio è al tempo stesso racconto di ogni essere umano, che non è una fredda dottrina, ma ci porta ad una sapienza da accoglie per poterla vivere nelle nostre relazioni.

Spero che anche io e te diciamo, forse, più volte nel corso della giornata, facendo il segno della croce, «Nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito santo» e che così dicendo proclamiamo il Mistero della SS. Trinità. E questa si manifesti, nelle nostre famiglie e nella Chiesa, in quanto costituita da persone, create a immagine e somiglianza di Dio e uniti dall’amore, che sono chiamati ad essere segno della SS. Trinità, anche per coloro che non credono.
Ed io riesco a cogliere i segni della presenza di Dio nella mia vita? Dedico del tempo a chi ha bisogno di attenzione? Faccio il segno della croce in pubblico o mi vergogno?

Signore, immenso nell’amore, fa che viva di te e respiri la tua infinita tenerezza, che ti unisce al Figlio, ed è sempre amore ciò che vi spinge verso di noi, per riscattarci dal nostro peccato, per sanare le nostre fragilità, per liberarci da quel male di cui siamo capaci ed aiutaci a credere nella forza trasformante del Vostro Amore. Amen

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