Sabato 11 settembre la festa della Madonna della Divina Provvidenza.

CUPELLO. Sabato 11 settembre prossimo, la comunità di Montalfano si appresta a vivere una delle feste più sentite e più partecipate: la Madonna della Divina Provvidenza.

Questo il programma della festa nel rispetto della normativa Covid:

  • ore 18.30 santa Messa in piazza Papa Giovanni Paolo XXIII
  • ore 19.30 fuochi d’artificio

Foto in copertina di Antonino Vicoli

Ma quando e perché è nata questa festa in questa contrada di Cupello?

A queste domande hanno risposto tre nativi, i fratelli Scutti Umberto e Giovanni di 78 e quasi 80 anni (che compirà tra una decina di giorni) e Gasbarro Guglielmo.

Tutto è partito dal sogno di un loro concittadino Nicola Travaglini , insieme alla moglie Domenica Di Florio, erano genitori di dieci figli, cinque maschi e cinque femmine. Nicola possedeva una trentina di ettari di terreno ma spesso veniva chiamato in causa per litigi di confine. Non perse una causa perché, nonostante avesse una semplice licenza elementare, era lui che diceva al suo avvocato come gestire la disputa. Ma aveva un brutto vizio: il gioco. A volte, sul più bello del lavoro in campagna, lasciava e andava a giocare.

Un giorno, arrivato al culmine, decise che non poteva più andare avanti così e decise di smettere. Dopo quella decisione sognò una chiesa davanti casa sua, zona di transumanza sul percorso dei tratturi, dove spesso i pastori si fermavano perché rappresentava un crocevia dove poter anche abbeverare gli animali.

Dopo quel sogno, di tasca sua, fece realizzare una croce di ferro e ve la piantò. Poi coinvolse i suoi concittadini per raccogliere dei soldi e costruire una chiesa lì dove l’aveva sognata. Riuscirono a costruire le mura perimetrali ma non il tetto proprio per la mancanza di fondi. 

Nonostante la mancanza del tetto, nel 1951 è stata celebrata la prima festa in onore della Madre di Gesù con il titolo, probabilmente, di Maria Ausiliatrice, nel giorno successivo a quello in cui Cupello festeggiava la Madonna del Ponte, l’8 settembre. La sera a suonare c’era anche banda e orchestrina. Della prima festa Umberto conserva ancora il ricordo del signore che era venuto con un barilotto di legno pieno di ghiaccio e bottigliette di gassosa. “Chi aveva mai bevuto una gassosa, per noi bambini era una novità assoluta. Costava dieci lire!”

Da allora in poi tutti gli anni si fece la festa di settembre. C’era un gruppetto di persone che qualche mese prima della festa si faceva il giro della contrada per raccogliere delle offerte che fondamentalmente consistevano in un piatto di grano da parte di ogni famiglia. Quando le annate andavano bene si riusciva a chiamare la banda di Casalanguida, che era tra le più conosciute ma anche le più costose. All’epoca non c’erano i mezzi di trasporto di oggi e i musicisti venivano ospitati dagli abitanti della contrada. Era considerato un grande onore ospitare un bandista e spesso diveniva una gara a chi ne ospitasse di più.

Per la copertura delle quattro mura della “casa di Dio”, in occasione della festa di settembre e per le celebrazioni delle prime comunioni (tutti e tre gli intervistati ricordano di aver ricevuto il sacramento della prima comunione in queste condizioni), utilizzavano un telone destinato alla copertura del grano e prestato da un concittadino che aveva la mietitrebbia, Ferdinando Di Florio. All’epoca il parroco di Cupello era don Gabriele D’Ugo originario di Liscia. Siccome era un appassionato di caccia andava spesso a Montalfano dove aveva trovato degli amici con cui condividere ed esercitare questa passione. Fu lui che si occupò della scelta e dell’acquisto della statua della Madonna, la stessa che viene utilizzata anche oggi. Quando si presentò l’occasione di accedere a dei fondi che venivano messi a disposizione (gli intervistati non ricordano se dal Ministero o dalla curia in occasione del giubileo del 1950) per le costruzioni di chiese, don Gabriele si prestò per far abbattere la vecchia chiesa e costruire la nuova.

Dopo gli anni 50 arrivò per gli abitanti di Montalfano un periodo di grande carestia e tra il 1958 e il 1959, don Gabriele decise di intitolare la festa di settembre alla Madonna della Divina Provvidenza.

Da allora ogni anno nel mese di settembre si festeggia la Madonna della Divina Provvidenza. Da alcuni anni è stata fissata per il secondo sabato di settembre.

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