“Il Maestro è qui e ti chiama”

Commento al Vangelo di don Gianmarco Medoro

Arrivati all’ultima tappa dell’ itinerario di riscoperta del nostro battesimo, oggi siamo chiamati ad accogliere il dono della Vita eterna.


La Parola oggi ci mostra passi concreti per vivere, come catecumeni, la riscoperta della grazia ricevuta.

  1. Prima di ricevere il Battesimo il catecumeno viene interrogato sulla sua fede: è l’esperienza che fa Marta. Davanti alla morte di suo fratello Gesù, avvisato per tempo della malattia, arriva troppo tardi: il quarto giorno è il giorno in cui, secondo la tradizione ebraica, l’anima si distacca definitivamente dal corpo. Non c’è davvero più niente da fare! Gesù arriva nell’ora dell’irrimediabile. Marta ha l’audacia di gridare la sua delusione e il suo dolore: “Se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto!”.
    “Io sono la risurrezione e la vita: credi questo?” le domanda Gesù.
    E Marta fa la sua professione di fede:
    “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo!”.
    Questo dialogo tra Gesù e Marta non è forse simile a quello posto nei riti battesimali?
    Al catecumeno viene chiesto: “Che cosa chiedi?”.
    “La vita eterna” risponde.
    Il primo passo per riscoprire oggi il nostro battesimo è che questa Parola venga a interrogarci nella fede. Marta deve vivere un passaggio: da una fede teorica a un rapporto vivo con Gesù

-A che punto sta la mia fede? È un adesione intellettuale a contenuti o un incontro vivo con il Signore?

  1. Il secondo passo da vivere questa domenica ce lo indica Maria, la sorella che vive il suo lutto rinchiusa nel dolore dentro le mura di casa. In questa Vangelo Maria è immobilizzata, bloccata. C’è bisogno che venga chiamata da Marta perché vada incontro a Gesù. Il verbo usato è: “si alzò” ovvero il verbo che indica la Risurrezione.
    Per riscoprire la nostra vocazione alla figliolanza divina , dobbiamo permettere che il Risorto venga a visitare le nostre ore di chiusura.
    “Il Maestro è qui e ti chiama!”: il Battesimo è chiamata alla sequela del Maestro!

-Quali sono le chiusure esistenziali che ostacolano la chiamata a vivere la vita nuova? Sono capace di alzarmi come Maria da ciò che blocca il cuore e la fede?

  1. Giunto davanti al sepolcro dell’amico Lazzaro Gesù, profondamente commosso, dopo aver comandato di togliere la pietra che sigilla la tomba, grida: “Lazzaro, vieni fuori!”.
    Lazzaro “Dio aiuta”, ha iscritto nel suo nome l’intervento di Dio.
    Proprio a lui il Signore comanda di uscire fuori dal luogo di morte e putrefazione.
    Anche a te, che stai riscoprendo il tuo Battesimo, oggi il Signore dice: “Vieni fuori!”.
    Vieni fuori da ciò che soffoca la tua vita!
    Vieni fuori dai circuiti di morte che attanagliano le tue relazioni!
    Vieni fuori dai sepolcri delle tue ferite!
    Vieni fuori dalle bende di peccato che, legandoti in schiavitù, non ti fanno vivere il dono battesimale della libertà!

-Che nomi hanno i sepolcri da cui devo uscire? Quale uscita da me devo vivere per togliermi le bende che mi costringono legato ad un schiavitù?

Caro fratello, cara sorella
che ti prepari a vivere la Pasqua di salvezza,
possa tu vivere con Marta
il passaggio da una fede di concetti a una fede di incontri!
Possa tu vivere con Maria di Betania
il passaggio da un cuore immobilizzato da dolori a un cuore che si rialza per chiamata.
Possa tu vivere con Lazzaro,
il passaggio dall’uscita da sepolcri di morte all’ingresso alla vita vera, quella eterna. Buon cammino!

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