Calendario dell’Avvento con le mascherine anti-covid

I bambini sono sempre grandi ispiratori di cose nuove. Ecco un’ idea per il catechismo che mi è venuta in mente quando mia figlia mi ha chiesto un calendario per l’avvento con una mascherina chirurgica davanti agli occhi

Benedette mascherine che danno lavoro a chi le realizza e proteggono la nostra vita

Una calendario dell’avvento 2020 al tempo del Covid: una cosa buona da prendere, una pecorella per il presepe e una preghiera da rivolgere a Gesù.

Prendendo spunto da una ricerca su internet per cercare una cosa nuova per realizzare il calendario per mia figlia mi sono imbattuta in un calendario fatto con una gruccia per abiti. Ho pensato di utilizzare come contenitore un simbolo di questo tempo di pandemia e che ci accompagna sempre: le mascherine.

Procedimento. Rivestire una gruccia con un nastro di sacco e dei fiori. Legare alla gruccia dei nastri di raso colorati su cui appendere i sacchettini. Per realizzare i sacchettini ho utilizzato le mascherine anti-covid che sono diventate delle simpatiche borsettine destinate a contenere un cioccolatino, una pecorella e un biglietto su cui scrivere una preghiera spontanea per ogni giorno dell’Avvento. Alla fine dell’avvento spillando tutte le preghierine, si potrà realizzare un libricino da tenere come ricordo di questo periodo. Ovviamente ogni occasione è giusta per usare tutta nostra fantasia per decorare e realizzare il nostro calendario dell’Avvento.

Può sorgere spontanea una domanda che anche mia figlia mi ha fatto: “Perché la pecorella?”

Quando ho cominciato a elaborare l’idea, mi è tornato in mente una cosa che abbiamo fatto quando i primi 3 figli erano ancora piccoli: avevamo fatto un presepe con ben 72 pecorelle (ogni figlio metteva sul presepe una pecorella al giorno nel periodo dell’avvento). Fu un idea di mio marito, innamorato della figura di Gesù buon pastore, oltre per il significato anche per un aspetto molto semplice: “Una figura ricorrente del presepe è il pastore ma spesso sono senza pecore e provandoci a immaginare la scena del presepe di sicuro se c’erano i pastori c’erano anche tantissime pecore.”

Nel passo di Matteo c’è scritto: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.” E’ una parola !!! Ma avere a che fare con i bambini ci aiuta a fare memoria di quando anche noi lo eravamo e ci educa a riacquisire quel pizzico di semplicità utile per vedere il mondo con occhi nuovi. Ogni donna porta con sé questo germe di bene.

Rubrica: “Sono una mamma non sono una santa

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