bambini candelora

A catechismo con la Candelora e don Bosco

La ricorrenza di san Giovanni Bosco capita in prossimità della festa della Candelora. La Parola di Dio deve sempre avere un ruolo cruciale nell’ora di catechismo: la Parola di Dio è Parola viva capace di parlare in maniera diretta ed incarnarsi nella storia di ogni uomo e donna e ad ogni età. Compresa ai bambini di 8 anni e più. Non dimentichiamo che i nostri bambini sono abituati a studiare materie molto complesse e nella lettura e nell’ascolto della Parola ci potranno sicuramente stupire.

Quindi cominciamo l’incontro con la lettura del Vangelo di Luca Lc 2,22-40. Dopo la lettura del racconto del Vangelo si può raccontare la storia di san Giovanni Bosco, uomo che ha vissuto applicando il Vangelo.

Il 16 agosto 1815, nella frazione Becchi di Castelnuovo Don Bosco (Asti), nasce un santo protettore dei giovani. La sua è una famiglia di contadini poverissimi. Giovanni Bosco perde il padre Francesco quando ha solo due anni. Vive la sua infanzia insieme ai due fratelli, alla mamma Margherita Occhiena e alla nonna paterna semiparalizzata, accolta con amore nella misera casa. Il futuro santo viene educato dalla madre alla fede, alla preghiera e alla compassione dei poveri che, d’inverno, bussano e vengono ospitati nell’umile dimora. Giovannino (così viene chiamato da tutti), è intelligente e per permettersi gli studi lavora come garzone, poi impara a fare il sarto e il fabbro e aiuta gli altri bambini a svolgere i compiti. Si reca all’oratorio e fa divertire i bambini per poi invitarli a pregare.
Nella sua vita i sogni sono importanti. A nove anni sogna una moltitudine di ragazzi straccioni che litigano e bestemmiano. Nel sogno una donna (Maria di Nazareth, la Mamma Celeste) dice a Giovannino di crescere umile e robusto e che a suo tempo tutto comprenderà. Un uomo (Gesù) aggiunge che con la mansuetudine conquisterà questi amici che da animali feroci si trasformeranno in docili agnellini. Il sogno accompagnerà per tutta la vita Don Bosco che nel 1841 diventa sacerdote. Trascorsi tre anni, sotto una tettoia concessa dalla famiglia Pinardi, in località Valdocco (Torino), Giovanni apre un oratorio assieme a mamma Margherita che lo affiancherà nella sua missione: togliere i ragazzi dalla strada, insegnare loro un mestiere, educarli alla Parola del Signore. Quella misera struttura, grazie alla “Divina Provvidenza”, diventa l’imponente Chiesa di Maria Ausiliatrice dove riposano le spoglie di Don Bosco.
Uno dei miracoli più noti del santo è quello del pane che, un giorno, moltiplica per i suoi ragazzi. Inoltre nella vita straordinaria di Don Bosco è presente un cane lupo, chiamato il “Grigio” per il colore del suo folto pelo: come un angelo custode, si manifesta all’improvviso per proteggere il sacerdote astigiano da gravi pericoli, per poi scomparire terminata la sua missione. Don Bosco muore a Torino il 31 gennaio 1888; nel 1934 viene proclamato santo e nel 1988 “Padre e Maestro della gioventù”. La sua opera educativa, che tende a prevenire piuttosto che a reprimere, si è diffusa in tutto il mondo attraverso la Congregazione Salesiana (ispirata da San Francesco di Sales), da lui fondata nel 1859. San Giovanni Bosco è patrono delle scuole professionali e protettore di maestri, insegnanti, scolari, apprendisti, editori e giovani. Viene invocato contro le malattie in genere. Autore: Mariella Lentini – Patronato: Educatori, Scolari, Giovani, Studenti, Editori

Esempi di momenti ludici a tema candelora

1. La Memoria della Candelora

Materiale: Cartoncini con immagini o parole chiave (es. Simeone, Anna, Tempio, Luce, Maria, Giuseppe, Gesù, Candela).
Vieni a giocare:

  • Mescola le carte e disponibile a faccia in giù.
  • I bambini a turno girano due carte: se trovano una coppia (es. immagine di Simeone e parola “Simeone”), la tengono.
  • Vince chi ha più coppie alla fine.
  • Dopo ogni coppia trovata, si può raccontare un pezzo della storia della Presentazione di Gesù al Tempio.

2. La Staffetta della Luce

Materiale: Una candela (vera o simbolica), ostacoli lungo un percorso.
Vieni a giocare:

  • Dividete i bambini in squadre.
  • Ogni squadra deve portare la “luce” (candela) da un punto all’altro senza farla “spegnere” (cioè senza farla cadere).
  • Durante il percorso possono esserci ostacoli o domande sulla Candelora.
  • Vince la squadra che completa il percorso più velocemente senza errori!

3. Disegniamo la Storia

Materiale: Fogli, matite, colori.
Vieni a giocare:

  • Racconta la storia della Presentazione di Gesù al Tempio.
  • Poi dividere i bambini in gruppi e assegnare ciascuno una scena da disegnare.
  • Alla fine si uniscono i disegni per creare un grande fumetto da appendere.

4. Indovina il Personaggio

Materiale: Cartellini con nomi dei personaggi della storia (Maria, Giuseppe, Simeone, Anna, Gesù, ecc.).
Vieni a giocare:

  • Un bambino pesca un cartellino e senza guardarlo lo tiene sulla fronte.
  • Gli altri danni indizi sul personaggio senza dire il nome.
  • Il bambino deve indovinare chi è!

5. Il Puzzle della Candelora

Materiale: Un’immagine della Presentazione di Gesù al Tempio stampata e tagliata a pezzi.
Vieni a giocare:

  • Dividete i bambini in squadre.
  • Ogni squadra deve ricostruire il puzzle il più velocemente possibile.
  • Dopo averlo completato, si spiega il significato dell’immagine.

Similar Posts